LE ZECCHE: PANORAMA INTRODUTTIVO

 

Dott.ssa Paola Vincenzi

Medico veterinario

 

 

Le zecche sono ectoparassiti ematofagi che possono aggredire molteplici animali selvatici, domestici ed anche l’uomo. Oltre ad una azione patogena diretta, trasmettono molteplici agenti patogeni, virus, batteri, protozoi, elminti, rickettsie, alcuni dei quali comuni  all’uomo ed agli animali.

Le zecche si dividono in due grossi ed importanti famiglie:

-         le zecche dure o Ixodidae: hanno uno scudo chitinoso dorsale completo o incompleto ed hanno un ciclo biologico costituito da 3 stadi evolutivi, larva, ninfa e adulto. Ogni stadio per poter mutare ha bisogno di un unico pasto di sangue che avviene sui mammiferi, anche l’uomo in assenza di ospiti prediletti

-         le zecche molli o Argasidae: non hanno uno scudo rigido e sono le zecche degli uccelli, soprattutto piccioni e vivono principalmente nei sottotetti e nei nidi. In assenza del loro ospite abituale, gli uccelli appunto, possono infestare i mammiferi e l’uomo.

 

Le zecche alternano una fase a vita libera nell’ambiente e una fase di parassitismo sugli animali su cui salgono per nutrirsi di sangue. Le femmine di zecca depongono 2000-8000 uova nell’ambiente da cui schiudono altrettante larve che dopo aver fatto un pasto di sangue si trasformano in ninfe che a loro volta si nutrono di sangue e si trasformano in adulti.

 

Adulto che si nutre per circa 5-7 ggà uova à dopo 2-7 settimane: larveà si alimentano per 3-10gg à cadono a terra e dopo 90 gg si trasformano in ninfe à si alimentano anche loro per 3-10ggà cadono a terra e si trasformano in adulti dopo anche 100 gg

 

Quindi ai primi caldi troviamo gli animali infestati principalmente da zecche adulte, in agosto sono infestati principalmente da ninfe che vengono volgarmente chiamate “piombini” dato il loro aspetto. Gli adulti a cui danno origine sono le zecche adulte che infesteranno gli animali all’inizio della primavera successiva.

 

Questo è un ciclo tipo in condizioni ambientali normali ma se le condizioni ambientali sono avverse o non riescono a nutrirsi le zecche nei vari stadi vanno in quiescenza, raramente muoiono per poi risvegliarsi nelle condizioni migliori.

 

Zecche più comuni:

-Rhiphicephalus sanguineus:

E’ la classica zecca che tutti conosciamo tipica del cane, dove il maschio è marrone e di dimensioni ridotte, mentre la femmina è bianca e può raggiungere le dimensioni di un fagiolo quando è piena del pasto di sangue e di uova.. Vive sul cane, nei canili, negli anfratti dei muri. Adorano gli ambienti caldi. Tutti gli stadi preferiscono come ospiti i canidi.

-Ixodes ricinus e Dermatocentor reticulatus:

Vive per lo più nei prati, nei boschi, nel legno. Adorano gli ambienti umidi e soffrono il secco. Ixodes ha lo stadio larvale e di ninfa che infesta principalmente i piccoli mammiferi mentre allo stadio adulto preferisce gli ungulati.

 

Infestazione degli animali:

Quando la zecca sale sull’animale cerca una zona protetta e a pelle sottile quindi orecchie, spazio interdigitale, mammelle, regione perianale. Dopo di che, grazie ad un ingegnoso metodo di fissazione comincia a nutrirsi di sangue. Questa operazione richiede parecchie ore e sembra che l’eventuale trasmissione di malattie si abbia solo dopo almeno 3-4 ore dall’ancoraggio. Ciò significa che togliere manualmente una zecca dal cane subito dopo una battuta di caccia può prevenire la trasmissione di importanti e vitali malattie come la piroplasmosi !. Prima di essere sazia una zecca rimane ancorata anche una settimana nello stesso punto poi si stacca da sola, cade al suolo per deporre uova o trasformarsi nello stadio evolutivo successivo e continuare il ciclo.

 

Come togliere manualmente le zecche:

ci sono tante teorie, addormentarle con olio, con etere, con benzina ecc.., sono tutte pratiche utili ma la cosa più importante è toglierle sempre delicatamente con un movimento rotatorio per evitare che rimanga in loco la volgarmente chiamata testa che è in realtà il rostro di ancoraggio. Dopo di che è bene disinfettare con sostanze contenenti iodio, es.: tintura di iodio, betadine ®,o simili.

Dovesse rimanere il rostro in situ, si forma un cosiddetto granuloma da corpo estraneo, cioè una pallina dura sotto pelle che il più delle volte l’animale riesce a isolare e distruggere ma può talvolta infettarsi e dare origine a una dermatite localizzata o addirittura un ascesso.

 

Terapia e prevenzione:

esistono in commercio numerosi antiparassitari anche in questo caso sia ambientali che da usare sugli animali. Molti sono solo terapeutici, altri preventivi e terapeutici che sono senz’altro i migliori.

Anche per questi valgono le stesse regole base già elencare nel capitolo dedicato alle pulci e cioè:

-         usare prodotti di comprovata efficacia e non tossici per l’uomo o gli animali

-         attenersi alle dosi e modalità d’uso per quel singolo prodotto

-         molti vanno applicati ad animale “sporco”

-         non dimenticare di trattare anche l’ambiente

-         trattare tutti gli animali conviventi

 

Azione patogena:

le zecche causano azioni dirette come dermatiti irritative o allergiche, anemia, malessere generale e possono altresì trasmettere malattie importanti e talvolta mortali.

 

Malattie più importanti trasmesse dalle zecche in Europa:

-         babesiosi ( piroplasmosi)

-         ehrichiosi

-         hépatozoonosi

-         borreliosi (malattia di Lyme)

 

Ad ognuna di queste malattie dedicherò un singolo capitolo di volta in volta.